Fonte Linkiesta

 

di Silvia Favasuli

 

 

Sa che per vivere a Milano servono minimo 1100 euro al mese ma spesso non ne guadagna nemmeno uno. Si ferma in ufficio due o tre ore al giorno in più del dovuto perché così «fa vedere che è motivato», anche se dall’alto non viene data nessuna prospettiva. Capita che lavori fino a 10 ore al giorno in uno dei più importanti studi di architettura di Milano e i colleghi gli dicano: «vai all’estero che qui perdi solo tempo». Può ritrovarsi in un ufficio di 18 persone di cui 5 tirocinanti.

 

 

Può avere degli amici operai che hanno la fidanzata, la macchina e stanno comprando casa e la notte si chiede: «Capiterà mai anche a me?». Spesso ha un amico lavoratore, che gli offre una brandina nel suo monolocale. E tutti i giorni, prima di andare a dormire, raccoglie gli scontrini della giornata e segna le spese fatte. Poi a fine mese, «decide dove tagliare».

 

 

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