Dopo aver visitato il carcere di San Vittore, Papa Francesco ha raggiunto il Parco di Monza per la Santa Messa e prima dell’incontro allo stadio San Siro con i ragazzi e le ragazze della Cresima.
Tra gli ospiti il professor Alessandro Rosina, coordinatore del Rapporto giovani dell’Istituto Toniolo, che ha affermato: “oggi la società è secolarizzata, ma c’è un grande desiderio di dare valore alle proprie esperienze e dare un senso al proprio fare nel mondo. Queste esperienze sono utili per cercare di capire la realtà e sono momenti molto forti e molto sentiti e che arricchiscono. C’è questo catalizzatore che è Papa Francesco che va al di là delle incertezze. Ha una grande capacità di parlare a tutti e c’è una comunità che lo ascolta per sentirsi più forte per rispondere alle sfide del momento”.
Rosina ha poi risposto all’osservazione che c’è un grande partecipazione della chiesa ambrosiana al volontariato: fenomeno trascurato ma reale? “Abbiamo un grande patrimonio che è l’entusiasmo di fare delle nuove generazioni. I dati del Rapporto giovani mostrano come i giovani italiani più dei coetanei europei hanno voglia di spendersi per migliorare il contesto in cui vivono. C’è una grande domanda che quando trova espressione si attiva. I giovani devono essere aiutati a tirare fuori il meglio di sé”.
Immigrati, povertà, disagio, come si presenta la realtà ambrosiana?
“È un contesto più favorevole rispetto al Paese, ha resistito alla crisi un po’ meglio ma le difficoltà ci sono: perdita del lavoro, difficoltà economiche, rischio di abbandono scolastico che hanno pesato di più negli ultimi anni perché la crisi sta inasprendo queste condizioni. Il Papa è Pontefice, ponte tra periferie e centro e rimette al centro il problema alle Istituzioni perché Milano ricresca e riduca le diseguaglianze di partenza. Questa alleanza ambrosiana tra pubblico e privato, cioè l’integrazione, può essere una strada”.

La Santa Messa a Monza con i commenti del prof. Alessandro Rosina