“Negli oltre 50 anni di presenza in Italia, Hewlett Packard Enterprise è sempre stata animata da un profondo impegno nel sostenere il territorio e le comunità in cui opera: crediamo sia fondamentale supportare le ragazze e i ragazzi nello sviluppo del pensiero computazionale al fine di prepararli ad affrontare il mondo del lavoro, sempre più digitale e globalizzato”. Parla così Stefano Venturi, Corporate Vice President e Amministratore Delegato Hewlett Packard Enterprise Italia, una delle aziende più importanti di soluzioni tecnologiche.

Attraverso CoderDojo, movimento globale no-profit nato nel 2011 in Irlanda, HPE a Milano, Roma e Bari promuove il pensiero computazionale tra i ragazzi dagli 8 ai 14 anni, offrendo eventi formativi gratuiti. Si insegna la programmazione, presentazione e condivisione dei lavori per l’utilizzo consapevole delle tecnologie. Safe2Web è un altro progetto rivolto a ragazzi, genitori e docenti delle scuole secondarie italiane, che sensibilizza all’uso sicuro e consapevole di Internet e alla conoscenza mirata di problematiche come il cyberbullismo e l’adescamento in rete responsabile delle nuove tecnologie.

Sempre in questo contesto e con il medesimo spirito, Hewlett Packard Enterprise ha avviato anche FabLab@HPE, un modello di Alternanza Scuola Lavoro volto a promuovere cultura e competenze digitali nell’ambito scolastico per ragazzi e docenti. In particolare, il modello intende offrire agli studenti programmi di formazione basati sui principi e sulla metodologia del Coding per lo sviluppo del pensiero computazionale, al fine di imparare a capire, controllare e sviluppare  metodologie per risolvere i problemi e cogliere le opportunità offerte dalla società e dal mercato del lavoro odierno. Attraverso FabLab@HPE i ragazzi che frequentano gli ultimi 3 anni delle scuole secondarie di secondo grado sviluppano competenze in ambito team working, time management, problem solving, project management, presentation skill e sicurezza sul lavoro. Valore aggiunto del progetto HPE, oltre alla possibilità di insegnare ai ragazzi l’importanza dell’alternanza Scuola Lavoro, è formare figure che, a loro volta, potranno trasmettere agli studenti più giovani il pensiero computazionale e la logica della programmazione, indispensabile per qualunque professionalità vorranno essi esercitare, dando così vita ad un circolo virtuoso in grado di contribuire in modo significativo alla creazione della cosiddetta cittadinanza digitale.

“E’ necessario porre al centro del percorso scolastico cultura e competenze digitali, così da ridurre il gap esistente con il resto dell’Europa e far fronte alla crescente richiesta di figure professionali con competenze informatiche di alto livello, così come di una cultura digitale integrata in professioni e in settori diversi”, aggiunge Venturi.