E’ stata una torcida brasileira del tutto innovativa. I giovani di tutto il mondo hanno abbracciato, nella Gmg di Rio, Francesco, il Papa dei ragazzi. A rivelarlo è stato il “Rapporto giovani”, la ricerca promossa dall’Istituto G. Toniolo, curata da un gruppo di docenti dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e realizzata da Ipsos con il sostegno della Fondazione Cariplo. Per oltre il 70% degli intervistati (un campione rappresentativo fra i 18 e i 29 anni), Papa Francesco è una persona di cui fidarsi, per l’85 % è vicino alla gente e per il 91% ispira simpatia.

 

Andando poi nei particolari, il Rapporto evidenzia come oltre l’80 per cento dei giovani sia convinto che con Papa Francesco possa crescere la coerenza morale tra i comportamenti e i valori affermati (il 21,2% è “abbastanza d’accordo”, il 29,1 lo è “molto”, il 30,7% “moltissimo”). “In sintesi, – afferma il prof. Alessandro Rosina,docente di Demografia Sociale all’Università- Cattolica e tra i curatori dell’indagine, “in un clima di generalizzata sfiducia verso tutte le istituzioni e la mancanza di figure credibili di riferimento per i giovani,PapaFrancesco sembra aver fatto breccia nel cuore delle nuove generazioni. In coerenza con il nome che ha scelto, ad essere particolarmente apprezzato di lui è l’essere percepito come più vicino alla gente che alle gerarchie, l’attenzione ai meno fortunati e il richiamo continuo oltre che ai valori, alla concretezza dei problemi sociali. Tutti aspetti che lo mettono direttamente in sintonia con i giovani, sia nel merito dei temi toccati che nel modo di trattarli e comunicarli”.

 

Cifre che incoraggiano e che sono ancor più interessanti se letti alla luce di quanto invece emerge dal rapporto fra i giovani e l’appartenenza religiosa. I dati dell’ indagine dell’Istituto Toniolo su “Giovani e fede” confermano il trend di progressiva erosione del senso di appartenenza dei giovani italiani verso il credo cattolico. I giovani che si dichiarano credenti nella religione cattolica sono circa il 56% (esattamente il 55,9%), mentre si dichiara non credente 15,2% della popolazione giovanile. Papa Francesco, invece, per circa l’83% dei giovani è capace allo stesso tempo sia di incarnare con autenticità i valori cattolici che di cogliere le novità che arrivano dalla società, un consenso tanto ampio da non essere confinato solo ai credenti.

 

Lo stesso discorso vale per la fiducia che i giovani hanno verso il futuro e le istituzioni. I giovani, infatti, vivono con molta preoccupazione l’attuale periodo di crisi. Non solo per le difficoltà a realizzare i propri progetti di vita, ma anche per la mancanza di punti di riferimento. Forte è soprattutto la sfiducia verso il quadro politico e le istituzioni, non considerate in sintonia con i cittadini e non all’altezza del proprio compito. Una caduta di credibilità rispetto alla quale si salvano parzialmente solo l’Europa e la Presidenza della Repubblica, che però raccolgono comunque meno della metà dei consensi tra i giovani. Ambivalente è anche il voto dato alla Chiesa: 5 credenti su 10 la promuovono (si scende a 3 su 10 considerando anche i non credenti). A parte la famiglia, in questo contesto storico risulta difficile trovare figure verso le quali le nuove generazioni diano larga fiducia e riversino ampie aspettative positive.

 

Proprio per questo appaiano particolarmente significativi i dati della nuova rilevazione di approfondimento sull’atteggiamento dei giovani verso papa Francesco effettuata dal Rapporto giovani. I dati messi in rapporto con l’attuale considerazione che i giovani hanno delle istituzioni, compresa la Chiesa, indicano un grande investimento di fiducia – questo il commento del professore Pierpaolo Triani, docente di Pedagogia i dell’Università Cattolica e fra i curatori della ricerca -. I giovani intervistati vedono in Papa Francesco una persona capace di grande capacità comunicativa, capace di mostrare vicinanza e di mettere in dialogo la Chiesa con i cambiamenti che stanno attraversando la società. Avvertono una vicinanza emotiva e una tensione morale verso la quale manifestano grandi attese soprattutto in ordine all’attenzione verso problemi sociali e verso l’esemplarità dei comportamenti dei cristiani”.