I giovani e le istituzioni

Bruno_CC BY SA 2.0


I dati proposti in questa pagina sono stati estratti dal volume
La Condizione Giovanile in Italia – Rapporto Giovani 2014”.
Per acquistarlo, in edizione cartacea o digitale, clicca qui.


 

Dai dati emerge una profonda sfiducia dei giovani verso le istituzioni. Di fronte alla domanda “da 1 a 10 qual è il tuo grado di fiducia nei confronti delle seguenti istituzioni?, sono stati espressi giudizi molto severi, soprattutto da parte delle giovani donne.

Da 1 a 10 quale è il tuo grado di fiducia nei confronti della seguenti istituzioni?

Media del grado di fiducia e percentuale di voti positivi per sesso (2014)
  Media voti  

Percentuale voti positivi per sesso

 

  Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale
Forze dell’ordine 4,9 5,0 5,0 43,7 % 46,3% 45,0%
Scuola e Università 4,7 4,5 4,6 41,9% 39,0% 32,8%
Chiesa Cattolica 4,2 3,8 4,0 35,5% 30,0% 32,8%
Unione Europea 3,9 3,7 3,8 30,0% 27,0% 28,5%
Sindacati 3,5 3,3 3,4 21,8% 19,8% 20,8%
Comune 3,6 3,0 3,3 24,7% 17,9% 21,4%
Presidente della Repubblica 3,5 2,9 3,2 25,4% 17,5% 21,5%
Regione 3,4 2,9 3,1 23,0% 15,9% 19,6%
Governo Nazionale 2,9 2,1 2,5 17,5% 7,9% 12,7%
Senato delle Repubblica 2,9 2,1 2,5 15,9% 7,7% 11,8%
Camera dei Deputati 2,9 2,1 2,5 15,7% 7,0% 11,4%
Partiti Politici 2,6 1,9 2,3 14,5% 0,6% 10,5%
Anche nel Rapporto Giovani 2013 nessuna istituzione aveva ottenuto un voto superiore al 6, ma la scuola/università e le forze dell’ordine erano comunque andate vicine con una votazione del 5.6%, inoltre entrambe avevano ricevuto “sufficiente” da oltre il 50% degli intervistati. Nella nuova indagine restano ancora in testa alla graduatoria, ma con un giudizio di affidabilità molto inferiore.
La votazione media ottenuta da scuola/università (4.6) risulta omogenea nelle diverse zone del Paese, tende a diminuire col crescere dell’età (i giovani attorno ai 30 anni hanno dato un voto medio di 4.4), è più alta nei giovani laureati e diplomati (4.8) rispetto a coloro che possiedono un titolo più basso (4.2).
I giovani tendono a fidarsi meno del sistema formativo perché vedono realizzarsi con molta difficoltà quelle promesse di realizzazione e di sviluppo di cui la scuola e l’università sono, per loro funzione, portatrici.
Si uniformano poi, verso il basso, le istituzioni politiche del nostro Paese. Tutte nella nuova indagine hanno ottenuto un voto più basso rispetto alla precedente. All’ultimo posto troviamo ancora i partiti politici, scende il grado di fiducia nei confronti del Presidente della Repubblica, mentre al livello più alto tra le istituzioni politiche troviamo il comune.
L’Unione europea continua a essere considerata meno severamente delle istituzioni politiche nazionali, anche se ha subito un abbassamento rilevante del grado di fiducia. La media dei voti ottenuta quest’anno è 3.8 contro il 4.7 della rilevazione precedente.
Appena sotto l’Unione europea si collocano i sindacati con una media del voto di 3.4.
Il dato che salta agli occhi osservando la tabella è come le donne siano più severe rispetto agli uomini nei confronti del mondo istituzionale. Solo nei confronti delle forze dell’ordine le donne hanno assegnato voti sufficienti nel 46.3% dei casi, mentre i maschi hanno dato un voto sufficiente nel 43.7% dei casi.
Altro elemento di differenziazione nelle risposte è la fascia di età. Più si diventa adulti, più sembra crescere la sfiducia istituzionale. Anche in questo caso l’unica eccezione è rappresentata dalle forze dell’ordine, dove il dato appare uniforme tra le diverse fasce di età del mondo giovanile.
Un ultimo aspetto che induce a riflessioni è il grado di fiducia nei confronti della Chiesa cattolica. E’ l’unica istituzione che, pur rimanendo ben al di sotto della soglia di sufficienza, ha mantenuto sostanzialmente inalterato il voto complessivo (votazione media 4, percentuale di voti sufficienti 32.8%). Il grado di fiducia nei confronti della Chiesa cattolica raggiunge voti più alti tra i credenti e soprattutto tra i praticanti, ma proprio in quest’ultima categoria si registra una certa flessione, in quanto la votazione media è scesa da 6.6 a 6.

Da 1 a 10 quale è il tuo grado di fiducia nei confronti della Chiesa Cattolica?

Media del grado di fiducia verso la Chiesa Cattolica secondo l’appartenenza e la pratica religiosa (2014)
Giovani in generale 4,0
Giovani cattolici 5,4
Giovani praticanti 6,0
Inoltre, le giovani donne praticanti hanno espresso, con una votazione media del 5.6, un tasso di fiducia inferiore rispetto ai loro coetanei maschi, tra i quali la media del voto è stata 6.4.
Il fattore “Papa Francesco” non ha portato a un innalzamento della fiducia nei confronti della Chiesa. Le indagini svolte in questi mesi hanno comunque mostrato chiaramente l’ammirazione e la fiducia delle giovani generazioni verso Papa Bergoglio. I giovani si aspettano che con Francesco la Chiesa diventi più vicina alla gente, ma non danno per scontato che questo avvenga nell’immediato. Trovano credibile il papa, ma nei confronti dell’istituzione l’atteggiamento rimane tra il prudente e il sospettoso, tra l’attesa e la perplessità.

Picture credit: [© Bruno on Flickr / CC BY-SA 2.0]