Lunedì 26 aprile Alessandro Rosina, coordinatore scientifico dell’Osservatorio Giovani dell’Istituto Toniolo, è stato ospite a “Sette Storie“, il programma di Monica Maggioni in onda su Rai Uno ogni lunedì in seconda serata.

Nella seconda parte del programma si è discusso di riaperture con l’allentamento delle misure anti-covid. Ma l’Italia riparte davvero? E com’è diventato il paese dopo oltre un anno di pandemia? In quanti stanno pagando le conseguenze di questa crisi? Quante aziende hanno dovuto chiudere? Chi ha saputo reinventarsi? Il momento peggiore è alle nostre spalle? 

I dati del Rapporto Giovani 2021 evidenziano in particolare un peggioramento sensibile della condizione economica dei giovani stessi che è stata in parte compensata dall’aiuto della famiglia d’origine.
Però, se non vogliamo accentuare la condizione passiva dei giovani delle nuove generazioni, la vera possibilità di riscatto passa attraverso il lavoro:qui però sta una delle nostre maggiori fragilità italiane, quella dei Neet, i giovani che hanno smesso di studiare e che sono senza occupazione”,
ha commentato Alessandro Rosina.

“E ci sono tre aspetti salienti di questo fenomeno. Il primo è che abbiamo i livelli più alti in Europa: il secondo è che il dato è ulteriormente peggiorato dalla pandemia, quindi ci siamo allontanati ulteriormente rispetto alla media europea e l’incidenza rimane alta anche dopo i trent’ anni: questo significa che ci sono delle difficoltà persistenti che hanno ricadute non solo sul lavoro poi su tutti i progetti di vita. E più colpiti sono stati i lavoratori con contratti a tempo determinato che non sono stati rinnovati, i lavoratori autonomi, chi cercava di avviare una propria attività e ovviamente poi quelli che cercavano il loro primo impiego “.

Qui la puntata completa.