La mobilità umana, come le cifre confermano, è un fenomeno che vede il protagonismo delle generazioni più giovani, che viaggiano – oltre che per ragioni di forza maggiore − per lavoro, per studio e per svago. Tra chi ha risposto alle domande della survey, l’esperienza dichiarata di trasferimento per studio, lavoro e servizio civile è abbastanza elevata (fig. 1) nonostante la giovane età e, per questo, prevalgono le ragioni di studio su quelle di lavoro. Gli italiani sono quelli che hanno più largamente usato questa possibilità (32,8%) e i polacchi quelli che hanno viaggiato per
studio meno di tutti (16,6%), ma anche lavorato all’estero più degli altri (30,2%), mentre il servizio civile al di fuori dei propri confini non sembra ancora attirare i giovani. I giudizi su queste esperienze sono molto buoni, gli spagnoli e gli italiani, in particolare, apprezzano l’esperienza di studio insieme agli spagnoli, ma anche quella lavorativa è giudicata positivamente dalla maggior parte degli intervistati, con percentuali meno elevate per i tedeschi.