Secondo l’indagine “Essere giovani ai tempi della pandemia”, condotta dall’Ipsos per l’Osservatorio Giovani dell’Istituto Toniolo nel pieno della prima fase dell’emergenza sanitaria, quasi due under 35 su tre vede un futuro molto fosco: economia, reddito, disoccupazione, persino le tasse a loro giudizio peggioreranno sensibilmente.

Così come la formazione, la competitività delle aziende e i servizi per le famiglie. Il 42,2% degli intervistati nella fascia 20-34 anni ha infatti già visto peggiorare le condizioni di lavoro, mentre il 51,5% ha visto peggiorare la situazione economica e quasi la metà (il 49,3%) si aspetta un futuro peggiore, dato che cresce se ci si riferisce alla salute (53%) e soprattutto al lavoro (56,7%).

Sono preoccupati per possibili ricadute sul reddito delle famiglie, la tenuta del welfare pubblico e l’inasprimento delle diseguaglianze: tutti timori trasversali a tutte le età e le componenti sociali, ma che risultano più accentuate nella fasce più deboli (si va dal 61,8% dei laureati al 66,8% di chi ha titolo basso).

“I dati evidenziano una grande consapevolezza da parte dei giovani del momento difficile che sta attraversando l’Italia e della necessità delle misure drastiche adottate. Sulle ricadute di tali misure c’è forte preoccupazione sia per i costi che determinano sul Paese, sia sul proprio percorso formativo e professionale”, spiega Alessandro Rosina, coordinatore scientifico dell’indagine, secondo il quale però emerge “anche una grande voglia di reagire positivamente, di guardare oltre la normalità e la quotidianità passata (in cui molte cose si davano per scontate), di pensare in modo diverso (e positivo) a se stessi e alle proprie capacità, di riscoperta di valore della vita e delle relazioni”.

Qui l’articolo completo.

Qui il comunicato stampa dell’indagine.

Fonte: La Stampa, 16 aprile 2020