È nelle librerie “La condizione giovanile in Italia. Rapporto Giovani 2020“, edito da Il Mulino.
La chiave di lettura della settima edizione del Rapporto Giovani, l’indagine sulla condizione delle nuove generazioni in Italia a cui ha dato inizio l’Osservatorio Giovani dell’Istituto Giuseppe Toniolo di Studi Superiori nel 2012, in collaborazione con il Laboratorio di Statistica dell’Università Cattolica e di Ipsos srl, con il sostegno di Fondazione Cariplo e Intesa Sanpaolo, è quella del presente, nelle sue molteplici sfaccettature.

Il Rapporto Giovani 2020 presenta un bilancio sulla condizione giovanile e sulle dinamiche dell’ultimo decennio, con particolare attenzione alle diseguaglianze che si intrecciano con la questione generazionale, ma approfondisce anche alcuni aspetti cruciali delle prospettive dei giovani (sul versante del lavoro, dell’impatto dell’innovazione tecnologica, dei temi ambientali, della partecipazione sociale e politica, dei consumi culturali).

Nello scenario post Covid si apre il terzo decennio del XXI secolo. L’Italia, in questo primo tratto, ha mostrato di non poter dare alle nuove generazioni l’occasione di contribuire in modo qualificato ai processi di crescita e di realizzare in modo pieno i propri progetti di vita. Cosa accadrà dopo l’emergenza sanitaria? I segnali positivi non mancano e la voglia di rilancio è presente in molte componenti della società e in molti settori dell’economia. Possono, questi segnali, essere considerati come anticipatori del percorso che l’Italia saprà intraprendere nel nuovo decennio? 

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