“Ricordo con piacere quei momenti di preghiera con il papa, il quale si è proprio ‘srotolato’ in mezzo a noi. L’ho sentito vicino, non solo perché a qualche metro (o centinaia di metri) da me, ma per il suo essere prossimo nel parlare e nel pregare con noi”. Con queste parole una giovane partecipante alla GMG di Lisbona raccontava l’emozione di avere incontrato papa Francesco.

Nell’ultima ricerca dell’Osservatorio Giovani sui giovani della Giornata mondiale della Gioventù pubblicata nel volume Sulle strade del rito emerge come proprio l’incontro con il papa rappresenti il motivo centrale che li spinge a radunarsi numerosissimi per questo evento di portata internazionale.

Ad un’altra giovane sono rimaste impresse le parole pronunciate da Francesco: “L’importante non è non cadere, ma non rimanere caduti”. Dice ancora: “Ci ha esortato a non temere il futuro, ad imparare ad ascoltare il Vangelo e a brillare. Mi sono profondamente commossa e ho amato il modo conciso e amichevole con cui si è espresso. Nonostante mi sentissi un po’ provata dal tempo trascorso in quel luogo scomodo e polveroso, all’istante la stanchezza si è dissolta”.

Un papa che è entrato nel cuore delle nuove generazioni.