Quanto conta l’educazione ricevuta dai genitori nel percorso di fede che compiono i figli? A questo interrogativo cerca di rispondere Elena Marta, docente di Psicologia Sociale e di Psicologia di Comunità all’Università Cattolica di Milano. Come spiega la professoressa, spesso accade di trovare nelle famiglie il cosiddetto “genitore incongruente”, una figura che esorta i figli a intraprendere un cammino di fede, ma a sua volta non ne è testimone. Banalmente, è l’esempio di chi raccomanda di andare a Messa, ed è poi il primo a non partecipare alla funzione. Questo induce i ragazzi a vivere la propria fede in maniera ambivalente, con momenti di avvicinamento e altri di “crisi”: quello che rimane, però, è la ricerca costante di figure di riferimento, un’esigenza comune a molti giovani.