Katia Morello è nata a Ispica, in provincia di Ragusa, un piccolo comune nel cuore del barocco di Val di Noto.

Si trasferisce a Milano per laurearsi in Politiche europee ed internazionali presso la facoltà di Scienze politiche all’Università Cattolica. A quest’esperienza segue un master in Diplomazia all’Istituto per gli studi di politica internazionale.

Gli interessi erano chiari.

Katia intuisce quale può essere la strada percorribile. Vive due esperienze di cooperazione internazionale in India e in Brasile. Lo stage la vede lavorare nell’ufficio di Rappresentanza della Commissione europea a Milano.

«Grazie all’Istituto Toniolo ho potuto realizzare un sogno», varcare la porta vetrata della Maison de l’Unesco.

«Un labirintico involucro di cemento con un cuore fatto di di cultura, di arte, ma soprattutto dal calore umano di persone provenienti da tutto il mondo. Ho trovato un luogo in cui la condivisione, le diverse opinioni si incontrano e dove gli stati membri lavorano incessantemente alla costruzione della pace fra i popoli».

Grazie a questi mesi, Katia sta capendo ancor di più l’importanza della diplomazia multilaterale, del dialogo tra le differenti culture e dell’educazione come strumento principale di emancipazione dei popoli dalla povertà in tutte le sue sfaccettature. «Vorrei poter percorrere pienamente questa strada».