“80,000 départs en 2012 – L’Italia perd ses diplômés”- “80,000 partenze nel 2012- L’Italia perde i propri laureati”. Questo il titolo del quotidiano belga “Metro”, che ha dedicato un approfondimento alla fuga dei giovani italiani, che spesso preferiscono recarsi all’estero per trovare una collocazione nel mercato del lavoro.

 

Numeri impietosi, quelli riportati dal quotidiano belga: nel 2012 il numero dei giovani italiani che hanno deciso di espatriare è aumentato del 30%, con più di 80.000 partenze. “Il vero problema- si legge nell’articolo- consiste nel fatto che i giovani italiani sembrano più scoraggiati che abituati alla mobilità in ambito europeo”.

 

Il quotidiano belga ha dunque intervistato due esperti della questione, Eleonora Voltolina de “La Repubblica degli Stagisti” e Ivan Lo Bello di Confindustria. “Il mercato del lavoro in Italia è decisamente conservatore, anche perché spesso non si trovano impieghi dove vengono premiati il talento e il merito” ha spiegato Voltolina. E se dall’articolo emerge il problema relativo alla meritocrazia e alla valorizzazione dei talenti, specularmente emerge la disperata ricerca di professionisti qualificati da parte di molte aziende. “Le nostre imprese hanno difficoltà nelle assunzioni, specialmente per quanto riguarda ingegneri, designer industriali e tecnici altamente qualificati“, ha sottolineato Lo Bello di Confindustria.

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