Si sceglie di andare in collegio perché si vogliono fare nuove amicizie, perché si ritiene che sia al contempo un luogo sicuro, soprattutto se si viene dalla provincia e si sceglie di frequentare l’Università in una grande città; e, d’altra parte, perché si cerca autonomia, al di fuori della famiglia di origine, e la possibilità di vivere una esperienza di vita comunitaria.

Questi i primi tratti che emergono dalla ricerca promossa da ACRU (Associazione Collegi e Residenze Universitarie) d’intesa con l’UNESU (Ufficio Nazionale per l’educazione, la scuola e l’università) e condotta dall’Osservatorio Giovani dell’Istituto Toniolo in collaborazione con la Fondazione EDUCatt e l’Università Cattolica del Sacro Cuore a partire dall’ottobre 2018.

Scopo dell’indagine è esaminare la progettualità educativa all’interno delle strutture che accolgono studenti e studentesse negli anni dell’Università. Arrivando a più di 900 collegi mappati, il progetto prevede la creazione di un database delle strutture residenziali di tutte le regioni italiane.

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