Nel mesi di agosto Rimini diventa la capitale della cultura internazionale in occasione del Meeting, il festival culturale più frequentato al mondo, in programma dal 18 al 24 agosto, giunto alla quarantesima edizione.

La città viene invasa da il popolo del Meeting, come è stato definito dai media: gente curiosa, aperta, capace di giudizio, proveniente da tutto il mondo per questo evento che si ripete dai primi anni Ottanta. Ogni anno arrivano grandi personaggi della politica, manager dell’economia, rappresentanti di religioni e culture, intellettuali e artisti, sportivi e protagonisti dello scenario mondiale.

Giovedì 22 agosto alle ore 12, presso l’Arena Sussidiarietà&Lavoro B1, è intervenuto Alessandro Rosina, Professore ordinario di Demografia nella Facoltà di Economia, Direttore del “Center for Applied Statistics in Business and Economics” all’Università Cattolica di Milano e coordinatore del Rapporto Giovani dell’Istituto Toniolo, per discutere sul tema “Tra denatalità e generatività: la sfida del lavoro”, insieme a Mauro Magatti, Professore ordinario di Sociologia generale all’Università Cattolica di Milano.

I dati del Rapporto giovani dell’Istituto Toniolo suggeriscono come il desiderio di fondo della Generazione Zeta non sia tanto quello di porre confini al lavoro per dare più spazio alla vita libera dal lavoro, ma di contaminare i due territori e soprattutto riempire di vita il lavoro, in termini di passioni e interessi. Altro segnale interessante è il desiderio dei giovani padri di sviluppare fin dalla nascita un rapporto più intenso e continuativo con i figli. Ed infine crescente è l’esigenza di stare in relazione positiva con l’ambiente e di partecipare con la propria attività ad un modello di sviluppo sostenibile.

E’ quindi forse il concetto stesso di lavoro che va ripensato per poterlo mettere più in sintonia con la capacità di produrre benessere inteso in un senso più ampio rispetto, a livello macro, al contributo alla ricchezza misurato dal Pil e, a livello micro, alle mera funzione di attività necessaria per procurare reddito. Non per sottrarre importanza all’aspetto economico, ma per allargare i confini della funzione produttiva dell’uomo e della donna, inserendo l’impatto positivo verso gli altri e verso il futuro come parte integrante del proprio benessere, del senso del proprio agire ed essere nel mondo. Qui sta il valore del lavoro che nessuna macchina può sostituire.

Qui il programma completo del 40°Meeting di Rimini e l’intervista ad Alessandro Rosina.