Fonte Istat

 

Incidenza dei Neet passa dal 25,3% del 2011 al 26,9% del 2012

Roma, 27 set. Il 46,7% dei giovani italiani sono inattivi e l’incidenza dei Neet (non studiano, non lavorano né si stanno preparando per un impiego) è passata dal 25,3% del 2011 al 26,9% del 2012. A fare il punto sulla situazione dei giovani e il lavoro in Italia è stato il presidente dell’Istat, Enrico Giovannini, durante un’audizione in commissione Bilancio della Camera sulla nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza.

“Per i 18-29enni il tasso di disoccupazione ha raggiunto, nel primo semestre di quest’anno, il 24,4%, con una punta del 39,7% per le giovani donne residenti nel Mezzogiorno – ha detto Giovannini -. Su un totale di 7,7 milioni di persone di questa fascia di età, solamente il 40,3% è occupato, il 13% è alla ricerca di un’occupazione, mentre il 46,7% è inattivo; in sei casi su dieci questo ultimo gruppo è composto da studenti, e circa un quinto appartiene all’area dell’inattività più contigua alla disoccupazione”.

“In questo quadro si osserva anche un’ulteriore crescita dei giovani Neet (Not in education, employment or training) 18-29enni, la cui incidenza passa dal 25,3% del 2011 al 26,9% del 2012. I giovani che non lavorano e non frequentano alcun corso di istruzione o formazione sono 2.071.000 unità, 103.000 in più rispetto al primo semestre del 2011”.

 

Fonte Istat