Annalisa Pellegrino, ventisettenne di Pavia, ha iniziato a studiare arabo in Cattolica «per caso, perché ho sbagliato aula il primo giorno di Lingue per relazioni internazionali». Aveva scelto di studiare russo. Ma la lezione in quell’aula era di arabo. Da lì non è più riuscita a fare altro, «è diventato il centro dei miei interessi». Durante la triennale ha fatto un’esperienza di qualche mese a Stanford, per un programma di scambio, e, a seguire, in Siria. La specialistica, invece, per nove mesi le ha aperto il sipario su uno stage all’Unesco a Parigi.
Annalisa si è laureata nell’aprile 2014 ed ha preso parte alla missione permanente della Santa sede all’Onu nel 2015. «Ho trovato dei maestri, seguivo conferenze su temi diversi, dovevo arrivare al meeting preparata e scrivere i report per la segreteria di Stato o la Missione. Il 2015 in Missione è stato un turning point perché ho scoperto questo interesse per la migrazione». Pian piano è maturata la passione per il tema. Il suo percorso sta continuando, ora è alle organizzazioni internazionali per le migrazioni. «Mi piacerebbe fare un’esperienza sul campo. Vorrei vedere l’altra faccia della medaglia». Adesso lavora per organizzare i grandi meeting sull’emigrazione. Annalisa parla fluentemente inglese, francese e spagnolo ma «un po’ di arabo lo uso anche qui perché il mio capo ha origini arabe».