Il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, prendendo la parola per la prolusione al Consiglio permanente dei vescovi italiani ha ribadito l’importanza della dignità del lavoro, soffermandosi in particolare sulla condizione dei giovani italiani, spesso costretti a emigrare, come certificato anche dal Rapporto Giovani. «Gli osservatori dicono», ha spiegato il cardinale all’assise riunitasi a Roma, «che l’attuale indice di disoccupazione giovanile raggiunge il 37,3 per cento, e tutti sappiamo che, senza opportunità, i giovani sono costretti a farsi emigranti, impoverendo giocoforza il Paese di giovinezza e di competenze. Per non dire di quanti vivono nella paura di perdere il posto di lavoro a breve. Come anche sottolineato dal Santo Padre, è “una sofferenza – la mancanza di lavoro – che ti porta – scusatemi se sono un po’ forte, ma dico la verità – a sentirti senza dignità! Dove non c’è lavoro, manca la dignità” (Incontro con il mondo del lavoro a Cagliari, 22.09.2013)».

 

Proprio per questo, riferendosi alla situazione generale del Paese, il presidente della Cei ha espresso la necessità di una grande responsabilità in un momento tanto difficile: «Ogni passo è benvenuto, ma l’ora esige una sempre più intensa e stabile concentrazione di energie, di collaborazioni, di sforzi congiunti senza distrazioni, notte e giorno. Ogni atto irresponsabile – da qualunque parte provenga – passerà al giudizio della storia».

 

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