Il quotidiano Avvenire ha pubblicato un’intervista ai ministri Giovannini e Delrio dal titolo “Giovani d’Italia, il grande spreco”. I due ministri del governo Letta hanno dunque affrontato diversi nodi irrisolti legati alla dimensione giovanile, in primis il fenomeno dei Neet. Ecco alcuni estratti dell’intervista:

 

Giovannini Mi creda, se c’è un dato su cui non dormo la notte è questo. I Neet sono 2,2 milioni, un esercito. Sa con loro quanto perdiamo? 25 miliardi di euro all’anno. 25 miliardi bruciati, il 2 per cento del Pil. Il lavoro dei maestri e degli insegnanti va al macero. Uno spreco intollerabile. Abbiamo già iniziato a rispondere con i provvedimenti di questi mesi: incentivi per le assunzioni dei giovani, più orientamento universitario, alternanza scuola-lavoro, tirocini con valore di crediti formativi negli atenei, stimoli alle start-up. Ma le statistiche ci indicano soprattutto la strada dei tirocini: chi ha questo tipo di esperienza poi lavora prima.

 

Delrio Lo sto ripetendo con tutta la voce che ho: i Neet, come numero, rappresentano la decima regione italiana. È con loro che rischiamo una frattura definitiva. Il problema non è solo che non lavorano, ma che escono fuori dalla convivenza civile, possono sentirsi espulsi, messi ai margini, possono essere attratti dall’illegalità. Io credo che sia questo il vero bivio che il governo deve mettere dinanzi ai partiti: se ci lasciate lavorare su questa assoluta priorità, bene. Altrimenti ve ne assumete la responsabilità.

 

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