Quanti sono i ragazzi coinvolti nel progetto di alternanza di McDonald’s Italia?
McDonald’s Italia mette a disposizione nei suoi circa 550 ristoranti sul territorio nazionale fino a 10.000 esperienze di alternanza scuola-lavoro. Ad oggi, sono già circa 200 i ristoranti che si sono attivati sul territorio italiano uniformemente da nord a sud (Lombardia, Trentino Alto Adige, Friuli, Marche, Molise, Campania, Puglia, Calabria, Sicilia, Sardegna).

Perché l’azienda si è coinvolta in questo impegno?
McDonald’s crede da sempre che un’esperienza durante gli studi possa contribuire a facilitare l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro. Nel progetto alternanza scuola-lavoro l’azienda ha ricnosciuto la precisa volontà di contribuire a facilitare il collegamento tra scuola e impresa, partendo proprio dall’esperienza concreta degli studenti. Per questo motivo, McDonald’s ha aderito al progetto, sviluppando un percorso di formazione che si focalizza sullo sviluppo delle soft skill. Queste competenze sono trasversali, ovvero utili all’inserimento nel mondo del lavoro al di là della professione che si intende svolgere o del percorso scolastico. I ristoranti McDonald’s possono infatti divenire una buona palestra per sviluppare competenze quali l’attenzione al cliente, la comunicazione interpersonale, la capacità di lavorare in team e di problem solving.

Quali sono le attività principali che un ragazzo svolge in alternanza? Esistono progetti dedicati ai ragazzi universitari?
Gli studenti sono coinvolti in mansioni che riguardano l’accoglienza della clientela, l’assistenza in fase di ordine, il servizio al tavolo, l’interpretariato per clienti stranieri e le attività di animazione con i bambini. I momenti di formazione si concentreranno invece in particolare su temi come: la sicurezza alimentare, le relazioni con il pubblico, i processi di approvvigionamento e preparazione degli alimenti, le diverse figure professionali in azienda, il modello di franchising, la supply chain in ambito alimentare. L’intero progetto formativo prevede la presenza costante di personale McDonald’s con funzione di tutor, a cui lo studente può rivolgersi in ogni momento.

Intervista a Giacomo Bosia, Franchisee McDonald’s:

Quanti ragazzi ha accompagnato nell’esperienza di alternanza scuola-lavoro? Di quale età e provenienza?
Ad oggi abbiamo seguito 16 studenti di età compresa tra i 15 e i 18 anni provenienti da diversi istituti, da indirizzi più tecnici ad altri più improntati alla ristorazione, al turismo e alla formazione professionale.

Quali sono le competenze che i ragazzi avevano in partenza e quali quelle che hanno raggiunto?
Abbiamo notato che i ragazzi hanno sviluppato principalmente le capacità di comunicazione e relazione con il pubblico, la puntualità nel rispetto delle consegne e la concentrazione sulle mansioni a loro affidate.

Quali sono le soft skill che l’azienda ricerca e quali quelle che oggi i giovani hanno maggiormente necessità di sviluppare?
Le capacità maggiormente ricercate dalle aziende, e sulle quali si concentra il progetto di McDonald’s “Benvenuti Studenti”, sono principalmente la comunicazione interpersonale e con il pubblico, il lavoro di squadra, le abilità di problem solving e la cura dei dettagli. Inoltre, non dobbiamo sottovalutare anche l’importanza di altre competenze che i ragazzi devono poter consolidare nel corso del percorso scolastico, come il rispetto delle regole e delle gerarchie, il saper lavorare in autonomia, lo spirito critico, la responsabilità, la flessibilità e lo spirito di adattamento.

Ha avuto, nella vostra esperienza di alternanza scuola-lavoro, un esempio di un ragazzo che è cambiato in positivo durante l’esperienza in ristorante?
Sì, abbiamo avuto il piacere di assistere alla trasformazione di una studentessa che inizialmente si è trovata in difficoltà a causa della sua timidezza ma che grazie al nostro progetto ha avuto modo di sviluppare notevoli capacità comunicative, di relazione e sicurezza in sé stessa, dimostrando allo stesso tempo grande interesse per la nostra realtà.