I dati del Rapporto Giovani relativi all’occupazione nel Lazio dicono che tra chi ha un lavoro solo il 17% dei giovani laziali si dichiara pienamente soddisfatto, mentre circa il 30%  lo è poco o per nulla.

 

  • Quasi un giovane laziale su tre (nella media italiana uno su quattro) pur di lavorare e non rimanere a casa a rigirarsi i pollici, accetta un impiego lontano dalle proprie aspettative.

 

  • La ricerca evidenzia ancora che se si chiede in generale quanto si è soddisfatti della propria situazione finanziaria, prevalgono i non soddisfatti (59%) contro il 50% della media italiana.

 

Riguardo alle varie dimensioni della soddisfazione dell’attuale attività lavorativa, un giovane su due si adegua ad un salario sensibilmente più basso rispetto a quello che considera adeguato.

Una quota molto alta, pari al 51% si adatta a svolgere una attività che non è coerente con il suo percorso di studi, presentandosi leggermente peggiore rispetto alla media italiana (circa 46%) (Cfr. grafico).

 

Il problema della bassa stabilità del lavoro riguarda quasi un laziale su due. Compensa, in linea con il dato nazionale, il relativamente buon rapporto con superiori e colleghi.

La Repubblica ha presentato i risultati dell’indagine e intervistato sul tema il prof. Pierpaolo Triani, fra i docenti dell’Università Cattolica che collaborano alla ricerca.

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