Fonte www.demopolis.it

 

Al primo posto, fra le cose importanti della vita, i giovani pongono oggi il lavoro che – per la prima volta – supera con il 91% il primato duraturo della variabile “famiglia” fra le priorità delle nuove generazioni: l’occupazione è ritenuta condizione ineludibile per la progettazione del futuro. Pesa, sempre di più, l’incertezza sull’avvenire: meno di un quarto dei giovani italiani si immagina tra 5 anni con un lavoro stabile e ben retribuito. Il 78% dei giovani è convinto che nel nostro Paese per entrare nel mondo del lavoro, più che la preparazione, serva soprattutto la rete di relazioni, “conoscere persone che contano”.

Sono questi alcuni dei dati che emergono dall’indagine sui giovani fra i 18 ed i 34 anni dal titolo “Il futuro delle nuove generazioni in Italia”, promossa dallo IAL Nazionale in sinergia con la CISL e realizzata dall’Istituto di Ricerche Demopolis. 

 

L’indagine racconta di giovani estremamente realisti, che guardano all’avvenire senza farsi molte illusioni, pienamente consapevoli delle difficoltà del contesto.

 

I risultati della ricerca, condotta su un campione di 3.600 intervistati rappresentativo dei cittadini italiani tra i 18 ed i 34 anni, restituiscono dalla viva voce dei giovani il loro vissuto personale e lavorativo, ma anche le preoccupazioni e le aspettative verso il futuro.

 

Fra gli aspetti che mettono più in difficoltà le nuove generazioni, l’84% dei giovani intervistati dall’Istituto Demopolis indica, al primo posto, l’incertezza sull’avvenire; il 72% segnala la temporaneità del lavoro, circa 7 su 10 la mancanza di un reddito adeguato alla pianificazione della propria vita, ma anche la discontinuità della retribuzione (65%) e la continua, logorante ricerca di un nuovo impiego (57%).

 

All’incertezza sistemica dei tempi che corrono, le nuove generazioni del Paese stanno imparando ad adattarsi. Ma al proprio futuro lavorativo non smettono di guardare con timore: incidono la paura di restare senza lavoro (70%) o di averne uno precario (61%); di non poter costruire una famiglia (60%), di non maturare una pensione (56%); di non riuscire a risparmiare (53%) o ad acquistare una casa (51%). E la preoccupazione cresce ulteriormente tra le giovani donne.

 

 

 

Fonte www.demopolis.it