di Luca Collodi

 

La questione della povertà in Italia fatica ad entrare nell’agenda politica ed è spesso oggetto di misure inadeguate lasciate dallo Stato agli Enti locali. Da sempre concentrata nelle regioni del Sud, si legge nel Rapporto Caritas su ‘Il bilancio della crisi’, oggi tocca anche il Nord e colpisce le famiglie ritenute fino a qualche anno fa “poco vulnerabili”, famiglie con almeno un genitore che lavora. Le politiche economiche e sociali varate nel periodo della crisi, sottolinea Francesco Marsico di Caritas Italiana, “non hanno dato” risposte concrete ai poveri: “manca in Italia una misura nazionale contro la povertà assoluta”. La crisi colpisce in particolare i giovani. Il Rapporto Giovani, indagine curata dall’Istituto Giuseppe Toniolo in collaborazione con Ipsos e Università Cattolica di MIlano, rileva come un esercito di giovani rischi la marginalizzazione sociale. Non studia, nè lavora. Sono i ‘Neet’, che si dichiarano anche “infelici” sulle opportunità di vita. “In Italia, osserva il prof. Alessandro Rosina, curatore della ricerca, non solo si allarga la condizione di ‘Neet’ ma anche le famiglie del ceto medio si trovano sempre più in difficoltà a svolgere il ruolo di ammortizzatore sociale”.

 

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